Episodio 3.22

Episodio 3.22

In “Dogmi e scoperte nascosti nella nuova biologia” (1975) Henri Atlan ci aiuta a tirare le somme della seconda cibernetica. Ribadendo quanto sia stata profondamente influenzata dalla biologia molecolare, riparte da Il caso e la necessità di Jacques Monod (1970) che considera fondamentale sia per la storia delle scienze ma anche a livello ideologico: «si trattava di regolare i conti con la pretesa del materialismo storico di fondare le verità scientifiche sulla linea della dialettica della natura di Engels. In effetti Monod era stato uno tra i rari biologi comunisti a rompere con il marxismo in occasione del caso Lysenko. Le sue scoperte avevano in seguito contributo a far trionfare la genetica mendeliana e a mostrare il ridicolo delle teorie scientifiche che traggono la loro autorità dalla loro conformità ad una qualsiasi ideologia, nella fattispecie al materialismo dialettico.»

La sua reale importanza però risiedeva altrove: provava a risolvere il dilemma della finalità in biologia. «Le particolari relazioni della biologia con il finalismo si trovano riassunte in una nota formula: “La teleologia – ragionamento per cause finali – è come una donna senza la quale il biologo non può vivere ma con la quale si vergogna di essere visto in pubblico” (Brücke, fisiologo tedesco, 1864). In effetti, che lo confessiamo o no, un implicito finalismo è presente nella maggioranza dei discorsi biologici. Questo stato di cose è imbarazzante dal punto di vista del metodo scientifico perché nega il principio di causalità, secondo il quale le cause di un fenomeno devono trovarsi prima e non dopo il suo verificarsi».

Ma essendo questo principio un fondamento del metodo scientifico, l’impossibilità di fare a meno del finalismo in biologia rappresentava un punto debole per questa scienza. Dunque Monod, dopo aver approfondito la questione e vedendo una soluzione nei meccanismi molecolari dell’ereditarietà, propone al posto di teleologia (o finalismo) il concetto di teleonomia, che Atlan così riassume: «un processo teleonomico non funziona in virtù di cause finali, anche quando così sembri, anche quando appaia orientato verso la realizzazione di forme che non compariranno che alla fine del processo. Ciò che lo determina, infatti, non sono tali forme come cause finali, ma la realizzazione di un programma, come in una macchina programmata, il cui funzionamento sembra orientato verso la realizzazione di uno stato futuro mentre è in effetti determinato in maniera causale dalla sequenza degli stati attraverso cui il programma prestabilito la fa passare.»

La sintesi delle proteine enzimatiche è una delle chiavi dell’espressione dei caratteri ereditari, e i meccanismi di tale sintesi – la cui scoperta deve molto a Monod, Jacob e ai loro allievi – evidenziano il cosiddetto “dogma centrale” della biologia molecolare: il DNA del genoma porta l’informazione specifica che è codificata sotto forma di sequenze di basi nucleotidiche; la sintesi delle proteine trasmette questa informazione e la traduce in sequenze di amminoacidi che specificano struttura e proprietà enzimatiche di tali proteine. Inoltre, cosa notevole della scoperta, il codice è lo stesso in tutti gli esseri viventi finora studiati, dal batterio all’elefante.

Il mistero della vita sembrava in parte risolto, almeno secondo alcuni biologi tra cui lo stesso Monod, giacché il DNA pareva funzionare come il programma di un calcolatore; eppure secondo Atlan la rivoluzione con cui la biologia molecolare ha trasformato il modo di intendere la vita deve tener conto di due aspetti. Da una parte si tratta indubbiamente di scoperte che sembrano dar ragione a una tendenza meccanicistica in biologia, secondo cui tutti i fenomeni della vita devono potersi spiegare in termini di reazioni chimico-fisiche. «Come corollario i tentativi di definizione formale della vita vengono rifiutati come problemi scolastici sorpassati da una biologia sperimentale che si vuole esclusivamente operativa. “Non si interroga più la vita nei laboratori; è agli algoritmi del mondo vivente che si interessa oggi la biologia”, ha detto François Jacob.» (La logica del vivente, 1970)

Ciò di cui non ha tenuto conto Monod, d’altro canto, è che nonostante i meccanismi fino a poco tempo fa misteriosi dell’ereditarietà si possano spiegare adesso in termini di interazioni molecolari, questi devono integrare nozioni cibernetiche quali codice, informazione e programma che applicate non a delle macchine artificiali bensì a dei sistemi chimico-fisici naturali, si collocano “tra la fisica e la biologia” (S. Papert), “al cardine tra il pensiero e la materia” (Costa de Beauregard).

 

 

Sommario 3.22

  • Introduzione
  • Scientist Rebellion / XR Ultima Generazione vs Cingolani
  • THE DARK SIDE OF ECOLOGY: Viaggio alla scoperta del lato oscuro del pianeta Verde – Prima parte: La ribellione estintaTESTO
  • Extinction Rebellion e Autonomia
  • Spettri dal Futuro – 1a Parte – TESTO
  • CyberBraidottella: Oh Dolly!

 

Riferimenti 3.22

  • Codona (Collin Walcott, Don Cherry, Naná Vasconcelos), Like That Of Sky (Codona Vol. 1, 1978)
  • Jon Appleton & Don Cherry, BAO (Human Music, 1969/70)
  • Sergio Endrigo, Ci vuole un fiore (1974)
  • CCC CNC NCN, I piedi ben saldi per terra e la testa alta tra le nuvole dell’utopia (Miniature Suite, 1985-2018)
  • Jeremy Steig, Testimonium (Lend Me Your Ears, 1978)
  • Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, So Many Things (To Feel Guilty About) (Live, 2020)
  • Göksel Baktagir e Ceyhun Çelikten, Hayal Gibi (Enstrumental Türk Müziği, 1999)
  • Carlos Varela, Una palabra (Nubes, 2000) TESTO
  • Jon Appleton & Don Cherry, BAO (Human Music, 1969/70)
  • Woody Allen, Il dormiglione (1973)
  • Jon Appleton & Don Cherry, JON (Human Music, 1969/70)
  • Nicolas Jaar, Specters Of The Future (Space Is Only Noise, 2010)
  • Can, Flow Motion (Flow Motion, 1976)
  • I Vianella, Cybernella (1981)