Episodio 3.23

Episodio 3.23

Sempre in “Dogmi e scoperte nascosti nella nuova biologia” Atlan riparte dall’analisi critica di queste due tendenze opposte, meccanicismo e finalismo, già affrontata decenni prima da Henri Bergson, il quale la considerava una falsa disputa. Secondo il biologo francese, oggi potrebbe essere ripresa integralmente ed esser ancor meglio fondata sulle scoperte della biologia molecolare, permettendo di superare l’alternativa con una terza via che, sfortunatamente, Bergson poteva solo indicare attraverso un appello all’intuizione, quella di un tempo creatore insieme meccanicistico e finalistico, ma per il quale non disponeva di un linguaggio e di strumenti concettuali adeguati.

«Oggi questo linguaggio e questi strumenti sembrano esserci forniti dalla termodinamica dei sistemi aperti, dalla teoria dell’informazione, dalla cibernetica, e permettono una rilettura di L’evoluzione creatrice più ricca e più sorprendente. Se esistono delle questioni eterne, e se probabilmente è già stato detto tutto al loro riguardo, il modo di dirlo è la cosa più importante, e il rinnovamento dei termini di un problema equivale al rinnovamento del problema stesso.»

La questione dell’origine della vita è quella della comparsa del programma primo, cioè del primo DNA capace di riprodursi e di codificare la sintesi degli enzimi. Vediamo all’opera due approcci, tra chi, come Monod, considera la questione secondaria, in quanto evento lontano nel tempo, unico e non riproducibile, che per definizione sfugge al campo di applicazione della ricerca scientifica. E chi, come Prigogine, pensa che l’avvento del programma primo era obbligatorio e ineluttabile: l’origine della vita non sarebbe stato un accadimento unico estremamente improbabile, ma un evento che si sarebbe riprodotto ogni volta che le condizioni chimico-fisiche della terra primordiale fossero state realizzate (e l’eventuale scoperta di forme di vita in altri pianeti sarebbe un argomento a favore di questa idea).

La questione dell’evoluzione della specie si ripropone anch’essa in nuovi termini. Secondo Monod e Jacob, che portano avanti il neo-darwinismo e devono spiegare perché l’evoluzione sia andata in un senso e non in altri, ciò che viene “scelto” è tanto l’ambiente per l’organismo quanto l’organismo per l’ambiente. L’evoluzione diventa il risultato della retroazione esercitata dall’ambiente sulla riproduzione. La vecchia finalità in biologia disturbava, perché aveva sempre un sapore religioso: implicava, sempre tacitamente, una qualche provvidenza che diriga lo sviluppo di un embrione (addirittura l’evoluzione della specie, come per Teilhard de Chardin) verso il suo stadio finale. Al contrario la nuova finalità sarebbe accettabile perché scaturita non da un idealismo teologico ma da un neo-meccanicismo.

Ricorda Atlan che «la nozione stessa di macchina è cambiata ed è questo di cui spesso non abbiamo coscienza e le cui conseguenze filosofiche sono ignorate. Un tempo vi era opposizione tra macchina e sistema organizzato. Solo gli esseri viventi erano organizzati. (…) Per Maulpertuis (Essai sur les êtres organisés), per Kant, l’organizzazione era la caratteristica irriducibile della vita; a essa si opponeva la macchina, il cui modello era il pendolo, poi l’orologio, poi la macchina a vapore, dove era assente ogni organizzazione: al contrario degli esseri viventi non vi si trovava nessuna finalità guidata da processi di controllo. È la cibernetica, una trentina di anni fa, che ha rivoluzionato l’idea di macchina e quella di organizzazione. Le nozioni di controllo, di feedback, di trattamento di informazione quantificata applicate a delle macchine (servo-meccanismi, calcolatori, robots) hanno fatto apparire per la prima volta degli esseri fino ad allora inesistenti: delle macchine organizzate

Da questo momento l’applicazione dei concetti scaturiti dalla conoscenza di tali macchine agli esseri viventi descritti come “macchine naturali” non fu altro che una giusta riappropriazione; nozioni legate all’organizzazione furono applicate al mondo del vivente, da cui erano state tratte per ispirare la tecnologia delle nuove macchine artificiali. Ma nel frattempo queste nozioni avevano mutato completamente il proprio significato: l’organizzazione non è più il risultato di proprietà misteriose e incontrollabili legate all’esistenza stessa della vita, poiché se ne comprende la logica nel caso di quei nuovi sistemi che sono le macchine organizzate. Questo nuovo finalismo non si presenta, come il precedente, sotto forma di una presenza misteriosa e provvidenziale operante nella materia vivente per formarla e dirigerla verso le sue forme e le sue realizzazioni future. Si presenta sotto forma della sequenza degli stati attraverso cui passa una macchina organizzata quando realizza un programma.

 

 

 

Sommario 3.23

  • Introduzione
  • Pier Paolo Pasolini … è un po’ la fine del mondo
  • Extinction Rebellion in Taurinorum 1
  • THE DARK SIDE OF ECOLOGY: Viaggio alla scoperta del lato oscuro del pianeta Verde – La ribellione estinta – Seconda parte – TESTO
  • Extinction Rebellion in Taurinorum 2
  • Yuval Noah Harari, Post-Homo Inutilis (Uomini dietro le Macchine, WEF di Davos, 2020)
  • Spettri dal Futuro – 2a Parte – TESTO
  • Spettri dal presente… o della miseria dei nuovi “resistenti” (con citazioni tratte da: “Freedom Convoy: una corrispondenza dal Canada” di RadioCane / BlackIn, trasmissione di Blackout per la “razzializzazione” e la post-inquisizione)
  • Pier Paolo Pasolini … tutto il mio folle amore

 

Riferimenti 3.23

  • DJ Shadow, Fixed Income + Right Thing/GDMFSOB (The Private Press, 2002)
  • Yelawolf, Unnatural Born Killer (2019)
  • Jon Appleton & Don Cherry, BAO (Human Music, 1969/70)
  • Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, A Take Away Show (2020)
  • Lou Reed, Stupid Man (The Bells, 1979) – TESTO
  • Nicolas Jaar, Specters Of The Future (Space Is Only Noise, 2010)
  • AFX, Neotekt72 (Orphaned Deejay Selek 2006-2008)
  • Heiko Laux, Sense Fiction Pt.2 (Sense Fiction, 2000)
  • Andy Stott, Up The Box (Luxury Problems, 2012)
  • Stormy Six, Stalingrado (Un biglietto del tram, 1975)
  • Friser, Italia bella (Il fiore meraviglioso vol. 8, 2014)
  • Bryson Gray (feat. Forgiato Blow), No Mask No Vax  ( Bold as a Lion: Season 1, 2021)
  • Domenico Modugno/Pier Paolo Pasolini, Cosa sono le nuvole (1968)