Episodio 2.4

Episodio 2.4

Nel 1948 Bateson si sposta in California presso il Veterans Administration Hospital di Palo Alto invitato a collaborare con lo psichiatra Jurgen Ruesch. In quegli anni in America c’è una forte campagna a favore della salute mentale, considerata prerequisito indispensabile per ottenere pace e funzionamento sociale. Partendo dal presupposto che la cibernetica, scienza dello spirito o della mente, ha come obiettivo studiare e riprodurre l’intelligenza umana, psicologia e psichiatria sono le dottrine cardine per spiegare il funzionamento della macchina cerebrale e, proponendo una visione sistemica, fanno da cerniera tra tutte le altre scienze, unificando risultati e approcci anche contraddittori.

Bateson, uno dei primi teorici a elaborare un approccio globale all’individuo e alla società, spinge la cibernetica alla conquista del soggetto, adattandolo alla nuova realtà sociale in gestazione. In Comunicazione: la matrice sociale della psichiatria, pubblicato con Ruesch nel 1951, getta le basi dell’uomo nuovo cibernetico che si delineerà nei successivi vent’anni. Per prima cosa, l’inconscio non è più un luogo mistertioso e lontano, da scoprire, ma un’istanza economica da far funzionare al meglio, una scatola nera dove sono presenti tutte le informazioni immagazzinate dal soggetto. Oggetto della psichiatria quindi non è più l’individuo ma i codici e i messaggi interpersonali di trasmissione dell’informazione, e la schizofrenia viene considerata non più un problema interiore ma una disfunzione comunicativa.

Basando l’interazione sui concetti di entropia, informazione e retroazione, Bateson vede nella cultura un tentativo di resistere al secondo principio della termodinamica: l’essere umano si «sforza di interferire con il corso “naturale” o aleatorio degli eventi» che porterebbe gli scambi a diminuire e poi scomparire, dunque l’informazione è un principio neghentropico che favorisce l’organizzazione e lo sviluppo dei sistemi sociali. Questi principi che governano tutta la realtà porteranno alla disintegrazione del vecchio soggetto della cultura occidentale, a favore di una visione che potremmo definire tecno-olistica, che porta Bateson a dichiarare: «di solito pensiamo al “mondo fisico” esterno come in qualche modo separato da un “mondo mentale” interno; io credo che questa distinzione sia basata sul contrasto nella modificazione e trasmissione all’interno e all’esterno del corpo. Il mondo mentale – la mente, il mondo dell’elaborazione dell’informazione – non è delimitato dall’epidermide».

 

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Sommario Episodio 2.4

• Introduzione
• Totò Conte (Antonio)
• “Virus, Soldi e Vaccini” da Fuori dal Coro (Rete 4, 20 ott 2020)
Leyda, Olanda, 1949: fabbricazione di vaccini antinfluenzali (https://youtu.be/5Kn4gwvJYa0)
• Sperimentazioni sui vaccini Astra Zeneca
CRISPR – CAS9: LE “FORBICI GENETICHE”Emmanuelle Charpentier founder of the CRISPR-Cas9 gene editing technology; Anna Cereseto, Un. di Trento, da RAI Scuola; Jennifer Doudna, “How CRISPR lets us edit our DNA” (TED Talk, Londra, settembre 2015)

 

Riferimenti Ep 2.4

  • The Allman Brothers Band, In Memory Of Elizabeth Reed (Idlewild South, 1970)
  • Andy Farley vs DaveTheDrummer, M.B.S. (2004)
  • Queen, A kind of “A Kind of Magic”, (A kind of magic, 1986)
  • Prauda-Kleemola-Susitaival, Haliasoitto; Syrjänen-Nieminen-Pentikäinen, Piilotanssi (Hiien Hivuksista – Jouhikko music from Finland, 2003)
  • Dan Ar Braz, Le sang des navires (Acostic, 1982)
  • Andrew Niccol, Gattaca – La porta dell’universo (1997)
  • Acid Mothers Temple & The Melting Paraiso U.F.O., Electric Love machine (Univers Zen Ou De Zero A Zero, 2002)
  • Chumbawamba, Timebomb (Live In Armley, 1993)
  • Tammorrari Del Vesuvio, Tammurriata alli uno (Aizamme Sta Tammorra, 2007)
Link alla puntata su Radio Blackout

Episodio 2.3 – Puntata Speciale

Episodio 2.3 (Puntata Speciale)

Questo periodo pandemico dovrebbe spingere molte persone a ripensare totalmente alla vita su questo pianeta, all’impatto che il nostro stile di vita moderno, industriale e digitale ha su ogni essere vivente. E di fatti in molti hanno provato a scardinare il mito del progresso ad ogni costo, seppur quasi con timore riverenziale, e ad ogni modo quando si riformulano teorie rispetto alle varie cose che compongono la nostra vita, tra i più propensi ai cambiamenti radicali, si è sempre ribaltato il modello dominante, che è spesso costruito e raccontato come verità ufficiale per riprodurre un modello sociale che provoca diseguaglianze, guerre, genocidi, sfruttamento e distruzione del pianeta.

Per esempio il modello Hobbesiano, quello cioè di un umanità che deve lottare contro la natura cattiva e malvagia sempre pronta a fare del male, quello dell’uomo civilizzato al di sopra di ogni forma di vita umana primitiva e animale eretto a condottiero di una guerra al mondo selvaggio… be quel modello sono in molti ad averlo contestato e ribaltato, stessa cosa per il darwinismo sociale.

Addirittura molti di noi si sono spinti a insinuare che la vita sociale umana non è intrinsecamente autoritaria e non dovrebbe funzionare con il più forte che comanda tutti, ma che al contrario dovremmo vivere in modo equalitario aiutandoci vicendevolmente.

Questi sono tutti modelli differenti che si contrappongono alla narrativa dominante di volta in volta. Siamo antimiltaristi, crediamo cioè che non sia con la guerra che si risolvono le diattribe. Per dirla semplicemente.

Eppure quando si parla di medicina, il modello dominante sembra difficile da ribaltare. Nonostante, come diceva Illich, “La corporazione medica sia diventata una grande minaccia per la salute”, abbiamo molte remore ad ammettere che la teoria dei germi e del contagio abbia qualcosa che non va. Sono cose che durante una situazione come quella che si sta vivendo a livello globale dovrebbero essere evidenti, o quantomeno dovrebbe far porre dei dubbi.

Quindi proviamo a proporre questa lunga intervista al Dottor Tomas Cowan, del quale avevamo già trasmesso un breve contributo nelle prima stagione della Nave dei Folli. È un intervista dove ci si chiede se siano veramente i germi a farci ammalare. Cowan è anche colui che forse tra i primi a fatto notare come questa epidemia nasca in concomitanza con le messa in etere di nuovi campi elettromagnetici, il famoso 5G.

Ci addentriamo quindi, in un mondo e una visione del mondo che in questi ultimi mesi è stata demonizzata e massacrata persino da persone cosiddette “militanti”, che dovrebbero quindi almeno avere uno sguardo critico alle disposizioni assurde con quali siamo costretti a vivere ormai da diverso tempo.

Non è un tentativo di imporre una verità “alternativa” ma solo un primo passo per ribaltare, anche in ambito medico e della nostra salute, il modello guerrafondaio Hobbesiano come abbiamo fatto per molti altri aspetti della nostra vita.

Se batteri e virus non fossero nemici, a chi staremo facendo guerra ora?

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Sommario 2-3

Riferimenti 2-3

  • Archive, Controlling Crowds e Dangervisit, Controlling Crowds (2009)
  • Godspeed You! Black Emperor, Sleep e Storm, Lift Your Skinny Fists (2000)
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Episodio 2.2

Episodio 2.2

Nella prima stagione della Nave dei folli abbiamo iniziato a ripercorrere la storia dell’impero cibernetico. Il termine, che viene dal greco e significa pilotare, governare un’imbarcazione, fu reintrodotto dagli scienziati riuniti attorno a Norbert Wiener che durante la Seconda Guerra mondiale stavano lavorando a un sistema automatico di contraerea, e servirà a designare lo studio «del controllo e della comunicazione nell’animale e nella macchina».

Cibernetica era già stata adoperata più di un secolo prima, in senso tecnico da James Watt, nel 1789, per indicare il regolatore centrifugo delle macchine a vapore, e dal fisico e matematico André-Marie Ampère nel suo Saggio sulla filosofia delle scienze del 1834 per indicare, in senso politico, «i mezzi di governo».

Ma la figura che più simbolizza l’affermarsi della nuova scienza, considerata un Secondo Rinascimento, è quella dell’inglese Gregory Bateson che spingerà definitivamente le scienze umane nell’ambito dell’ingegneria sociale e contribuirà a ridurre questioni sia politiche sia individuali a problemi di ordine puramente organizzativo.

Dopo aver studiato a Cambridge biologia (come il padre William, a cui si deve in buona parte l’adozione del termine “genetica”, e che lo chiamò così in onore del monaco genetista Mendel) passa all’antropologia: nel suo primo lavoro del 1936, Naven, getta le basi della sua teoria introducendo il concetto di schismogenesi – un insieme di interazioni cumulative e retroattive tra individui o gruppi che provoca rotture, allontanamenti, crisi.

Negli Stati Uniti, dove nel frattempo si è trasferito , pubblica nel 1942 assieme alla moglie, la famosa antropologa Margaret Mead, uno studio, fondamentale anche per l’innovativo ausilio delle fotografie, sull’influenza del rapporto madre-figlio sulla formazione della personalità: Balinese Character. L’analisi dell’interazione e della circolarità dei comportamenti porterà al concetto di double bind (doppio legame), uno dei pilastri del suo pensiero. E sempre nel ’42 i due coniugi partecipano a una conferenza organizzata dalla Fondazione Macy sull’inibizione del sistema nervoso, che li farà avvicinare all’ambiente e ad alcuni principi che stanno per dare vita all’impresa cibernetica: la retroazione e, più nello specifico, il feedback negativo.

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Sommario Ep 2.2

  • Introduzione
  • David Cayley, Interrogativi sulla pandemia in corso dal punto di vista di Ivan Illich, maggio 2020 (testo completo)
  • Critica alla tecnologia – Imbricchiamoci, Robi del gruppo anarchico Fuori Controllo di Savona

 

Riferimenti Ep 2.2

El Paso Del Ebro, arrangiamento di Henry Lowther (Aa Vv, Buenaventura Durruti, doppio CD, 1996)
Sacha Distel, Monsieur Cannibale (1966)
• Sangre de Muérdago, vari brani dall’abum Deixademe Morrer no Bosque (2013)
• Einstürzende Neubauten, Yü-Gung (Fütter Mein Ego) (Halber Mensch 1985)
• Serie TV Scrubs – Medici ai primi ferri (2001)
• Ivan Illich, Medical Nemesis: The Expropriation of Health (Conferenza del dicembre 1974)
• Terry Jones, Monty Pytons – Il senso della vita (1983)
• Liguriani, Pantalino + Polca in La Minore (Dal vivo a Genova, 2014)

Link alla puntata su Radio Blackout

 

 

Episodio 2.1

Episodio 2.1

La nave dei folli è pronta a salpare.

Dopo mesi di bonaccia, con l’equipaggio che non si è risparmiato bagordi e gozzoviglie, la calma apparente dello specchio marino sta per essere di nuovo infranta. All’orizzonte dense nubi minacciose promettono nuove tempeste e a bordo è tornata a serpeggiare l’incertezza, l’inquietudine, l’angoscia.

Nel timore di nuove pestilenze, così dicono, il capitano e i suoi secondi vogliono una nuova disciplina: ogni passeggero, di qualunque età genere razza classe, dovrà essere vigilato e analizzato, ogni suo spostamento mappato e registrato, infine vaccinato. Non saranno ammesse eccezioni né deroghe, e per chi si oppone il destino è in buona parte già segnato: delazione, isolamento, ammende. In caso di recidiva, sarà gettato in pasto agli squali.

I passeggeri, chi per paura di morire, chi per dimostrare responsabilità e senso civico, chi per non essere malvisto o, peggio, additato come untore, tranne rari casi obbediscono. Si mascherano, si distanziano, si fanno fare i tamponi e prendere la temperatura; chissà se, nel silenzio forzato delle proprie coscienze tormentate dal dubbio, se non dal rimorso, covano ancora il sogno di tornare a quella terra mitica chiamata normalità?

Frattanto nell’oscurità della cambusa, al fioco barlume di lampade ad olio, alcuni mozzi imbarcati controvoglia preparano segreti piani d’azione, progetti di ammutinamento. Saranno soli o troveranno la complicità di altri marinai? Li ascolteranno, il resto dei passeggeri e dell’equipaggio, o li consegneranno alla vendetta del capitano?

Riuscirà la nave a cambiare rotta, evitando il tragico fato avverso, l’inevitabile naufragio? A bordo, c’è ancora la speranza di spezzare le catene di un destino lugubre e già scritto? C’è ancora chi, sognando o intravedendo altri possibili approdi, nasconde in cuor suo quell’ultimo sussulto di libertà che permetterà di strappare il timone dalle mani di chi governa e decidere infine, da sé, da noi, il senso di questa impresa?

Ma… bando alle ciance. Che si drizzino le vele! Mollare gli ormeggi! Sta per cominciare la seconda stagione de LA NAVE DEI FOLLI.

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Sommario Ep 2-1

  • Introduzione alla Seconda Stagione
  • Uno sguardo critico sulla didattica a distanza, Robi del gruppo anarchico Fuori Controllo di Savona
  • Il Covid a Bergamo, una compagna di Bergamo

 

Riferimenti Ep 2-1

• Ozymandias, Contre Le Temps (MM – World Serpent, 2000)
• Pink Floyd, Comfortably numb (The Wall, 1979); Jamie Dupuis, Harp-Guitar + Electric Guitar, Comfortably Numb (2016); Pink Floyd, Another Brick In The Wall (The Wall, 1979)
• Andrew Niccol, Gattaca – La porta dell’universo (1997)
Rise Against, Injection (The Sufferer & The Witness, 2006)
Carlo Lizzani, La vita agra (1964)
• Turbulent Force, Metamorphic Structures + Timer (101+303+808 Now form a Band, 1995)
• Sergio Leone, C’era una volta il West (1968)

Link alla puntata su Radio Blackout

SECONDA STAGIONE

13 Ottobre 2020, inizia la seconda stagione de La Nave dei Folli.

All’inizio con cadenza settimanale, poi si vedrà, tornano i podcast del Bollettino radiofonico di critica radicale alla società cibernetica.

Potete scaricare le puntate sia da questo sito, sia dagli appositi podcast sul sito di Radio Blackout (con una qualità audio migliore).

Cercate LA NAVE DEI FOLLI nell’apposita pagina dedicata ai podcast.

Infatti, la NAVE DEI FOLLI è in diretta, anche con contenuti extra (il “Fuori Onda”) ogni martedì, dalle 11 alle 13, sui 105.250 FM dell’unica emittente libera nell’etere a Torino – oppure sul sito https://radioblackout.org/

Episodio 17

Episodio 17

Ultimo episodio della prima stagione. Concludiamo il nostro primo periplo parlando di scuola (educazione) e medicina allopatica, le due istituzioni intoccabili e imprescindibili della nostra epoca ipertecnologica e progressista.
La Nave dei Folli torna a settembre con la seconda stagione.

Come anteprima della prossima stagione la novità della pagina Le Integrali dove troverete interviste ed estratti audio integrali parzialmente presenti nei montaggi degli episodi de La Nave dei Folli.

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Sommario Ep 17
• Estratti da puntate precedenti de La Nave dei Folli
• Intervista a Bianca Bonavita, Luglio 2020. (intervista integrale)

Riferimenti Ep 17

• D’Onderhond, Brok En Puin, (Zim Zam Zoem, 2009)
• Intervista a Bianca Bonavita, Luglio 2020.
Discola, Pentagora edizioni (2019)
• Fabrizio De Andrè, Creuza de Ma’, (Creuza de Ma’, 1984)
• P.P. Pasolini, Abolire immediatamente la scuola media d’obbligo, Voce di Karl Esse
• Juan Atkins, Moon beam (Tresor.048)
• Marilyn Rambo, La rome antique e Zouk machin (Baleine à nourrir, 2012)
• Pier Paolo Pasolini, La scuola e la contestazione
• From the Depths, Last Transmission (Germinate, 2010)
• Silvano Agosti, Saggio, Il genocidio invisibile
• Gotan Project, El Capitalismo Foraneo (La Revancha Del Tango, 2001)
• Silvano Agosti, D’amore si vive (1984)
• Pan De Capazo, A La Deriva, Doel Ja (2014)
• Jean Vigo, Zero in Condotta, 1933

Episodio 16

Episodio 16

Volge quasi al termine il nostro primo periplo. Arrivati a questo punto della navigazione – con la comparsa sulle scene della figura di Gregory Bateson, il Caronte che traghetterà la cibernetica dai mari chiusi dei laboratori, delle leggi matematiche e degli esperimenti bellici verso gli oceani delle applicazioni politiche, sociali, biologiche, psicologiche… – occorre tirare i remi in barca e soffermarci a riflettere sul viaggio compiuto.

Nelle introduzioni ai primi 15 episodi, prendendo ampiamente spunto da L’empire cybernétique (dalle macchine pensanti al pensiero macchina) della sociologa canadese Celine Lafontaine, abbiamo delineato la genesi (negli anni del secondo conflitto mondiale e dell’immediato dopoguerra) di questa nuova scienza, spacciata come Secondo Rinascimento.

Le conferenze Macy – dal nome dell’omonima fondazione newyorkese che sponsorizzò questi primi incontri interdisciplinari sulla cibernetica – gettarono le basi affinché ricerche e applicazioni legate allo sviluppo delle prime “macchine intelligenti” e delle tecnologie di comunicazione a distanza, diventassero il modello universale applicabile tanto a ogni singola disciplina quanto soprattutto alla loro organizzazione d’insieme, al fine di prevedere e governare la vita degli individui e delle società.

A risentirci alla prossima e ultima puntata di questo primo ciclo, dove proveremo a tirare le somme del periodo di disastro pandemico che non ci siamo lasciati alle spalle ma che incombe ancora con tutta la sua sinistra fatalità; ci attrezzeremo a salpare nuovamente, affinando e perfezionando le armi della critica radicale; e proveremo di nuovo a solcare i mari burrascosi della nostra folle epoca e le tempeste che, più nere e furiose che mai, si scorgono all’orizzonte.

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Sommario Ep 16

Riferimenti Ep 16

• Ex Orkest, Symfonie Voor Machines (Een Rondje Holland, 2001)
• Totò, I due colonnelli (1963)
• Ermeto Pascoal, Slaves mass; Cannon; Just Listen (Slave Mass, 1977)
• Giuseppe Paviglianiti, L’atto grande e Foglia larga (Cinico TV, 1992-96) – Nidi d’Arac, Nella Rete (Tarantulae, 2001)
Astro(nza)Samanta, #More Role Models (pubblicità dalla Barbie)
Inno CCCP; Anastasia Tyurina, Capriccio n° 24 di Paganini (balalaika e orchestra); Alexey Arkhipovsky, Capriccio n° 24 di Paganini (balalaika solo); Anastasia Tyurina con orchestra, Valenki (canzone popolare, 2018); Igor Presnyakov, Katyusha; Art Niyet, Katyusha (rock version); Lev Trotskij, Letteratura e rivoluzione (1924)
Stanley Kubrik, 2001 Odissea nello spazio (1968)
• CCC CNC NCN, Il Galeone (Inni della rivolta, 1994) (testo)

 

Episodio 15

Episodio 15

Benché molti scienziati fossero scettici circa le probabili applicazioni dei principi cibernetici nelle scienze umane (secondo Wiener un’incomprensione, un ottimismo eccessivo) altri credono nella missione universale della cibernetica e nella necessità di divulgarla, come l’antropologo Gregory Bateson. Mobilitato durante la guerra nel Pacifico meridionale per operare alla disinformazione dell’esercito giapponese, in teoria fin dalle conferenze Macy si mostra reticente ad applicare le ricerche in scienze umane in ambito politico, e almeno formalmente nutre dubbi riguardo l’ingegneria sociale, anche se poi la sua opera darà vita, ad esempio, a un approccio puramente pragmatico ai problemi di salute mentale.

Come nel caso di Wiener non pare che per Bateson i paradossi abbiano rappresentato ostacoli insormontabili, anche se sarà soprattutto quest’ultimo a dare quella spinta necessaria alla cibernetica per affermarsi definitivamente come scienza onnicomprensiva. Affascinato dalle questioni legate alla comunicazione, sarà uno dei primi teorici a proporre un approccio cibernetico globale all’individuo e alla società che si affermerà nel secondo ciclo di incontri sulla cibernetica.

Infatti, tra il 1956 e il 1970 si svolgono sei Congressi a Namur, vicino a Parigi (in realtà nel sud del Belgio – NDR), che sanciscono la fusione della cibernetica, definita «lo strumento intellettuale più potente di tutti i tempi» (Louis Challier, Atti del 6° Congresso di Namur), con le scienze umane. Queste, varcando definitivamente il confine dell’analisi critica propria dell’umanità classica, passano dal lato dell’ingegneria sociale (presente d’altronde, assieme al positivismo, fin dai tempi di Saint-Simon e Auguste Comte) e confidando nell’automazione puntano a risolvere questioni sociali e individuali considerate ormai da una prospettiva puramente organizzativa.

 

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Sommario Ep 15

 

Riferimenti Ep 15

• Crash Normal, You Were Barefoot (da una canzone di A. Kostis e Isouna Xypoliti del 1930)
L’Oriente è rosso (Dōngfāng Hóng, versione del 1960); Song, Ensamble di oungum, Siamo grati al Generalissimo Kim Il Sung, (bambini dell’asilo cantano per il centenario della nascita del presidente al Palazzo del Bambino e dello Studente, Pyongyang, Corea del Nord, 22 aprile 2012); Yamantaka // Sonic Titan, Windflower – Sea Sickness, Pt. 2 (Theme from 33) – Bring Me the Hand of Bloody Benzaiten (Uzu, 2013)
• Ermanno Olmi, L’albero degli Zoccoli (1978)
• Animal Collective, Queen In My Pictures, Doggy, Two Corvettes, 2003.
• Kim Ki-Duk, Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera, 2003
• Dodi Moscati e Mazapegul, Padroni e religiosi (Bacio di cane, bacio di gatto, 1997) (testo)

 

Episodio 14

Episodio 14

Mobilitati durante la Seconda Guerra mondiale a fini di propaganda o di ricerca, dalla fine degli anni ’40 gli americani specializzati in scienze umane saranno sollecitati dal governo a combattere la diffusione del comunismo. In quel periodo aumenta a dismisura il numero degli psicologi e, per contrastare la crescente influenza del marxismo, negli Stati Uniti ha luogo una vasta campagna ideologica in favore della salute mentale, anche grazie a importanti finanziamenti pubblici e privati.

Creata nel 1948, la Fondazione Mondiale per la Salute Mentale – diretta dall’antropologa Margaret Mead, dallo psicosociologo Lawrence Frank e dal dottor Frank Fremont-Smith, ovvero tre membri del gruppo all’origine delle Conferenze Macy – ha come obiettivo principale mettere in piedi programmi politici di educazione e prevenzione, in una logica di ingegneria sociale.

In opposizione diretta all’analisi marxista di dominio e lotta di classe, i problemi sociali sono visti come difficoltà di adattamento a un ambiente degradato. Dunque, la presenza di così tanti psicologi e psichiatri tra i partecipanti agli incontri Macy si spiega con il predominio del modello personalistico secondo cui trasformando l’individuo si trasforma la società; la cibernetica perciò è considerata innanzitutto una scienza dello spirito, il cui fine ultimo è riprodurre artificialmente l’intelligenza umana.

 

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Sommario Ep 14

  • Introduzione
  • Basta la salute (Rai News 24) – 5G
  • LETTURE A MEZZA VOCE – Divieto di socialità (V puntata)
  • La SARS e gli esperimenti USA – di Gordon Poole, aprile 2003 (Prima parte)

 

Riferimenti Ep 14

Les Violons du Rigodon, Aurore Sand (Bourrée) (Fanfare Ménétrière, 2002)
Terry Gilliam, L’esercito delle 12 scimmie (1995)
Coil, Paranoid Inlay (Musick to Play in the Dark Vol. 2, 2000)
Terry Gilliam, L’esercito delle 12 scimmie (1995)
A Perfect Circle, So Long, And Thanks For All The Fish (Eat The Elephant, 2018) (testo)
Carlo Lizzani, La vita agra (1964)
• Edaq, statebbuoni (intro) interplaygine (dalla parte del cervo, 2012); Alvin Lee, On The Road To Freedom (1973); DJ Spooky, variation cybernetique – rhythmic pataphysic (part II) (Optometry, 2003)
Sergio Leone, Giù la testa (1971)
• Crass, Bloody Revolutions (1980) (testo)

Episodio 13

Episodio 13

L’analogia cibernetica tra calcolatore e cervello illustra bene il processo di ontologizzazione della macchina. L’abbattimento delle frontiere tra vivente e non vivente, umano e meccanico, traspare nelle parole di McCulloch: «i cervelli sono delle macchine calcolatrici ma le macchine calcolatrici non sono ancora dei cervelli.»

Uno dei migliori esempi di ribaltamento ontologico operato dalla cibernetica resta il famoso Homeostat dell’ingegner Ross Ashby, presentato alla 9a conferenza Macy e concepito come il duplicato tecnico di un organismo, in grado di riprodurre artificialmente i meccanismi biologici all’opera in un essere vivente. Per Ashby il cervello è un «mezzo specializzato di sopravvivenza» e tenta di riprodurne in modo meccanico le funzioni di mantenimento dell’equilibrio dell’organismo.

L’Homeostat si autoregola modificando i comportamenti interni indipendentemente dalle fluttuazioni esterne. La macchina opera su due livelli: partendo da un modello determinista di coevoluzione dell’organismo con l’ambiente, fa intervenire in seconda battuta l’azzardo delle fluttuazioni interne adoperate dall’organismo per rispondere a una trasformazione troppo grande nell’ambiente esterno. Così, mettendo l’accento sull’autoregolazione nel processo di adattamento, Ashby prepara la via alla seconda cibernetica e alle teorie dell’auto-organizzazione.

 

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Sommario Ep 13

  • Introduzione
  • LETTURE A MEZZA VOCE – Divieto di socialità (IV puntata)
  • Oasi sana: 5G killer? Esperimento sugli insetti (video)
  • Transumanesimo: Appello degli scimpanzé del futuro; Chi sono i transumanisti; Manifesto dei transumanisti italiani
  • Basta la salute (Rai News 24) – Parto in casa

 

Riferimenti Ep 13

Dead Can Dance, Yulunga [Spirit Dance] (Into the Labyrinth, 1993)
• Luciano Salce, Vieni avanti cretino (1982)
• Tool, Fear Inocolum (2019)
• Werner Herzog, Dove sognano le formiche verdi (1984)
• Jethro Tull, Dharma For One (This Was, 1968)
• CCC CNC NCN, Suite 2018 (Miniaturesuite 1985-2018); Nig Nig Nig, Winter’s Remains On Skeletal Wolves; Nig Nig Nig, Gratia Algae Hidden Bukkake (akasha doom sessions, 2020)
Der Blutharsch, Untitled (Der Sieg Des Lichtes Ist Der Lebens Heil, 1998)
• Biagio Accardi, L’albero che cammina (2016)