Episodio 2.35

Episodio 2.35

Siamo salpati con l’intento di cogliere le radici profonde dei grandi mutamenti in corso, adoperando la cibernetica come specchio, modello celato ma onnipervasivo per comprendere il funzionamento del macchinario sociale, nel tentativo forse vano di incepparlo. Salpati per vedere fino a che punto la tecnologia penetri nel corpo del corpo dell’individuo e in ogni anfratto della vita, della natura, nel tentativo forse vano di denunciare e bloccare questa transizione verso il postumano. Salpati, dopo aver levato l’ancora da acque stagnanti, per gettare un amo, aprire un sentiero, nel tentativo certo mai vano di scoprire affinità e complicità, qualche coscienza desta, lucida, cospiratrice.

Invece ci ritroviamo nella desolazione abissale. Non una riflessione, non una critica puntuale, nemmeno nei nostri riguardi. Assordante silenzio. Complicità, questa sì, ma con il Grande Fratello. Un vociare unanime, quando davvero conta, dove tutto si mescola e scompare e si spengono anche le voci chi è, o piuttosto si crede di essere, fuori dal coro.

Nonostante il mondo della virtualità, tanto reale quanto virtuale, brilli di sciami di soggettività in lotta, quando si spengono i riflettori e scendono dalla ribalta, ritrovandosi in mano un pungo di mosche e dovendo tornare a fare i conti con la banale vita quotidiana, queste belle anime antagoniste dovranno guardare in faccia la realtà: e per quanto faranno di tutto pur di non ammetterlo, in prima battuta a sé stessi, capiranno di trovarsi nel bel mezzo del deserto.

Questo deserto, questa macchina implacabile, qualcuno lo chiamò Grande Fratello. Oggi più che mai ha bisogno di te, del tuo contributo e del tuo consenso.

Non è un caso che 1984 da distopia premonitrice sia divenuto banale romanzetto d’appendice. La verità del falso è legge. Scientifica, per di più. Così, grazie al consenso, gli uomini più ricchi del mondo dettano legge, ribaltano e saccheggiano il pianeta, eventualmente lo salvano e lo curano, oggi con vaccini per tutti. Non imposti, non calati dall’alto ma richiesti, rivendicati, pretesi. Grazie al consenso, i capitalisti trans-umani, i Besos e i Musk – ma chi non vorrebbe essere come loro, se perfino l’ultimo degli anarchici desidera di poter volare? – si proiettano nella desolazione dello spazio galattico per troneggiare, nuove divinità tecnolimpiche, su ciò che hanno reso un deserto invivibile, e sui docili sudditi costretti a restare quaggiù.

Non è un caso che possano permettersi di farlo non grazie al terrore dittatoriale, alla violenza e alla morte, ma con la più oppiacea delle anestesie democratiche, con piglio missionario se non addirittura, tenetevi forte… umanitario. O magari transumanitario…

Non è un caso che le greggi impaurite, come pure molti dei caproni alternativi, non facciano nulla per vedere il disastro in corso, figuriamoci per fermarlo.

Sarà dunque un caso il fatto che Orwell ebbe l’idea – o piuttosto l’epifania – del mondo nuovo non tanto leggendo Huxley né pensando allo sfacelo che stavano compiendo i Mussolini Stalin Hitler Churchill Roosvelt di turno… ma combattendo come volontario nella guerra civile spagnola del ’36, toccando di prima mano, con metodo scientifico se volete, il livello di trionfo della menzogna tale da imporsi – proprio come un virus, come un contagio inarrestabile – anche tra chi combatteva in teoria per la verità. Anche tra chi, e a quei tempi ancora popolati da umani erano i più, ne era inconsapevole.

 

Il vero è falso, la guerra è pace.

L’anarchia è governo, il comunismo è proprietà privata.

La nave dei folli, la voce del post-umano.

 

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Sommario Ep. 2.35

  • Introduzione
  • Rosi Braidotti: il postumano
  • Elon Musk e le colonie su Marte
  • Rosi Braidotti: il postumano non l’ho inventato io
  • Piero Coppo, Etnopsichiatria dell’Occidente
  • La civiltà è una compilation di catastrofi – Introduzione al numero 2 del giornale anticivilizzazione Oak (autunno 2020)
  • SPOT del Ministero della Verità
  • VacciniMegamix15
  • IO SONO LA TECNOLOGIA!
  • IL BATTITO ININTERROTTO DI GENOVA (IV)Radiodramma de LaNavedeiFolli sui fatti del luglio 2001. Personaggi e interpreti:  Wu Blisset e le Moltitudini, Luca Casarini, Don Andrea Gallo, Francesco Caruso, Capitano dei Carabinieri Claudio Cappello – nel ruolo dei buoni. Paolo Persichetti e Carlo Giulianinel ruolo dei cattivi.
  • George Orwell, Omaggio alla Catalogna (Lettura di Alfonso Berardinelli)

Riferimenti Ep. 2.35

  • Cluster, Gissander (Qua, 2009)
  • Iannis Xenakis, Jonchaies pour grand orchestre (1977)
  • Werner Herzog, Lo and Behold – Internet: il futuro è oggi (2016)
  • Casco, Cybernetic Love (1983)
  • Jorge Reyes, El Rostro De Los Abuelos (Niérika, 1990)
  • Jessika Kenney – Eyvind Kang, Kidung (The Face of the Earth, 2012)
  • Voicians, Cybernetic (2077 Edit)
  • Lynched, Carlo Giuliani (Where Did We Go Wrong?!, 2003)
Link alla puntata su Radio Blackout