Episodio 3.17

Episodio 3.17

La teoria dell’autopoiesi sarà ripresentata anni dopo da Francisco Varela in una versione più specificamente biologica, ponendo attenzione su alcuni organi così come sul sistema nervoso. In Principles of Biological Autonomy (1979) ritorna sui suoi primi esperimenti compiuti sull’“automata” cellulare, usato come modello di un sistema autopoietico semplice, in grado di riparare da sé la propria membrana esterna. L’importanza del lavoro di Varela verrà definitivamente alla luce quando nel 1991 sarà tra gli organizzatori della prima conferenza europea sulla ALife, la vita artificiale.

Se la prima cibernetica è nata tra le braccia di ingegneria e fisica, la seconda è innegabilmente figlia della biologia molecolare. Senza la scoperta della struttura a doppia elica del DNA nel 1953 con ogni probabilità le teorie sull’auto-organizzazione non avrebbero visto la luce. Adoperando i concetti di informazione, comunicazione, codice, messaggio e programma per descrivere i principi fisico-chimici di organizzazione cellulare, la nuova biologia ha aperto la strada a una concezione unificata dei sistemi organizzati, come sottolineò Edgar Morin. Impregnata a fondo di concetti cibernetici, la biologia molecolare concepisce la vita come un sistema informatico di interazioni molecolari che organizza i processi cellulari. Secondo Morin, questo modo di rappresentare i principi cibernetici come se fossero alle radici del vivente è un passo in avanti essenziale nello sviluppo di una antropologia globalizzante. Principale promotore della cibernetica in Francia, vede in questa estensione dei principi informatici la base di una nuova unificazione delle conoscenze – il solito sogno di un Nuovo Rinascimento cibernetico.

Le teorie dell’auto-organizzazione si sono sviluppate sulla base di una biocibernetica resa possibile dalla biologia molecolare. Assieme al “principio di organizzazione a partire dal rumore”, il modello fisico-chimico di organizzazione del vivente concorre alla costruzione di una visione del mondo la cui parola d’ordine è complessità. Secondo la definizione di Dupuy, «la capacità di auto-organizzarsi degli esseri viventi risulta dalla loro capacità di affrontare aggressioni aleatorie, tramite una disorganizzazione seguita da una riorganizzazione a un livello di complessità più elevato». Ovvero, a differenza delle semplici macchine cibernetiche, i sistemi auto-organizzati integrano il “rumore” sotto forma di aumento della complessità a livello organizzativo: più un sistema è capace di trasformare questo “rumore” in “informazione”, o questo disordine in ordine, più occupa un rango elevato nel processo gerarchico della complessità.

Facendo di questo modello una teoria generale, in Il paradigma perduto. Che cos’è la natura umana? (1973) Edgar Morin sviluppa l’idea secondo cui il percorso dell’ominazione è un «processo di complessificazione multidimensionale», sfociato nell’apparire della iper-complessità, cioè l’umanità. Dotato di una maggiore autonomia organizzativa, il sistema iper-complesso si annida formando un intreccio circolare in cui «il sistema genetico produce e controlla il cervello, il quale condiziona la società» che a sua volta agisce sul cervello ed eventualmente sul sistema genetico. Questa escalation concettuale non riesce a nascondere quanto sia, punto per punto, la ripresa del progetto della prima cibernetica.

 

Sommario 3.17

  • Introduzione con Sottomarini
  • Turchia, Occhiali a Realtà Virtuale per mucche
  • ZERO TOLERANCE – Ottawa, la polizia sgombera i manifestanti (17-18/2/2022)
  • Michel Bounan, IL TEMPO DELL’AIDS (415, Torino 1993) Terza parte: IL FANTASMA DI PINOCCHIO (La marionetta animata / L’oggetto vivente)
  • Lettera a Madre Natura (Max More, 1999)

Riferimenti 3.17

  • Dunkelbunt (feat. Amsterdam Kletzmer Band), Dunkelbunt Dub (Gypsy Gypsy Beats And Balkan Bangers Too vol. 2, 2007)
  • Voicians, Cybernetics (Vault, 2019)
  • Yamantaka Sonic Titan, Seasickness Pt. 2 (Uzu, 2013)
  • Guess Who, Share The Land (Share The Land, 1970) TESTO
  • Jablkoň, Smuteční Tanec + Baba aga + Chmury + V Bludišti (Devátá Vlna, 1988)
  • Peter Weatherall, Virus Song (2018)
  • Bello Figo, Lockdown (Spaghetti allo scoglio, 2021)
  • Cristina D’Avena, Yui – Ragazza virtuale (cartone animato 1999-2000)
  • Roland Kayn, Cybernetics III (1969-1977)