Episodio 2.15

Episodio 2.15

Distinguendo tra subconscio e inconscio, Levi-Strauss assegna al primo il ruolo di «riserva dei ricordi e delle immagini collezionate nel corso di una vita», mentre il secondo è un luogo vuoto, «tanto estraneo alle immagini quanto lo stomaco agli alimenti che lo attraversano». Unica funzione dell’inconscio è quella di imporre leggi strutturali, cosa che permette di dare un senso al concetto di memoria sub-cosciente. Come Bateson anche Levi-Strauss elimina completamente ogni affetto e considera i fenomeni inconsci unicamente sotto aspetti socio-cognitivi, legati alla comunicazione.

Mentre l’approccio di Palo Alto ruota attorno a un modello interattivo, in cui le strutture sono pensate in termini di immanenza e contestualità, Levi-Strauss poggia il suo modello teorico sul postulato di una trascendenza delle categorie dello spirito umano. Dietro l’inconscio strutturalista si delineano strutture intellettuali universali, la cui decodifica permette il dispiegamento di una logica combinatoria, mentre la “scatola nera” di Bateson contiene i codici culturali necessari all’interpretazione contestuale dei flussi comunicativi.

Nell’uno come nell’altro approccio, il risultato è la cacciata dal proprio orizzonte del soggetto libero e autonomo dell’umanesimo.

 

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Sommario Ep. 2.15

 

Riferimenti Ep 2.15

  • Hedningarna, Viktorin (Kaksi!, 1992)
  • Demetrio Stratos, Le Sirene, (Cantare la voce, 1978)
  • Marco Brambilla, Demolition Man (1993)
  • Okay Temiz, Sufi Dream; Yihhuu; Duri; Landscape (Yihhuu, 2007)
  • Grand Funk Railroad, People, Let’s Stop The War (E Pluribus Funk, 1971) (TESTO)
Link alla puntata su Radio Blackout