Episodio 15
Benché molti scienziati fossero scettici circa le probabili applicazioni dei principi cibernetici nelle scienze umane (secondo Wiener un’incomprensione, un ottimismo eccessivo) altri credono nella missione universale della cibernetica e nella necessità di divulgarla, come l’antropologo Gregory Bateson. Mobilitato durante la guerra nel Pacifico meridionale per operare alla disinformazione dell’esercito giapponese, in teoria fin dalle conferenze Macy si mostra reticente ad applicare le ricerche in scienze umane in ambito politico, e almeno formalmente nutre dubbi riguardo l’ingegneria sociale, anche se poi la sua opera darà vita, ad esempio, a un approccio puramente pragmatico ai problemi di salute mentale.
Come nel caso di Wiener non pare che per Bateson i paradossi abbiano rappresentato ostacoli insormontabili, anche se sarà soprattutto quest’ultimo a dare quella spinta necessaria alla cibernetica per affermarsi definitivamente come scienza onnicomprensiva. Affascinato dalle questioni legate alla comunicazione, sarà uno dei primi teorici a proporre un approccio cibernetico globale all’individuo e alla società che si affermerà nel secondo ciclo di incontri sulla cibernetica.
Infatti, tra il 1956 e il 1970 si svolgono sei Congressi a Namur, vicino a Parigi (in realtà nel sud del Belgio – NDR), che sanciscono la fusione della cibernetica, definita «lo strumento intellettuale più potente di tutti i tempi» (Louis Challier, Atti del 6° Congresso di Namur), con le scienze umane. Queste, varcando definitivamente il confine dell’analisi critica propria dell’umanità classica, passano dal lato dell’ingegneria sociale (presente d’altronde, assieme al positivismo, fin dai tempi di Saint-Simon e Auguste Comte) e confidando nell’automazione puntano a risolvere questioni sociali e individuali considerate ormai da una prospettiva puramente organizzativa.
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Sommario Ep 15
- Introduzione
- Cina, IA e rilevatori di onde cerebrali a scuola (video del Wall Street Journal, 19/9/2019)
- Stefano Boni, Homo Comfort (Eleuthera, 2° ed, 2019)
Riferimenti Ep 15
• Crash Normal, You Were Barefoot (da una canzone di A. Kostis e Isouna Xypoliti del 1930)
• L’Oriente è rosso (Dōngfāng Hóng, versione del 1960); Song, Ensamble di oungum, Siamo grati al Generalissimo Kim Il Sung, (bambini dell’asilo cantano per il centenario della nascita del presidente al Palazzo del Bambino e dello Studente, Pyongyang, Corea del Nord, 22 aprile 2012); Yamantaka // Sonic Titan, Windflower – Sea Sickness, Pt. 2 (Theme from 33) – Bring Me the Hand of Bloody Benzaiten (Uzu, 2013)
• Ermanno Olmi, L’albero degli Zoccoli (1978)
• Animal Collective, Queen In My Pictures, Doggy, Two Corvettes, 2003.
• Kim Ki-Duk, Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera, 2003
• Dodi Moscati e Mazapegul, Padroni e religiosi (Bacio di cane, bacio di gatto, 1997) (testo)