Episodio 5.2

Episodio 5.2

Il ciberspazio, terra promessa: è questo il prossimo territorio che esploreremo durante il nostro viaggio attraverso l’Impero cibernetico, per scoprire quanto sono profondi i legami che uniscono il discorso tecnoscientifico a quello religioso, dopo la discesa in terra del nuovo messia, il computer che tutto ordina, calcola e controlla. Come ogni dottrina che si rispetti, anche l’idolatria informatica traccia al suo passaggio il solco di una nuova era, come annuncia Philippe Quéau: «Non è forse un nuovo Rinascimento quello che si prepara, un rinascimento mondiale? Come avvenne più di cinque secoli fa, assistiamo all’invenzione simultanea di una nuova stampa, di una nuova America e di una nuova Riforma. (…) La nuova stampa, è il digitale e il virtuale. (…) La nuova America, è il ciberspazio e il “nuovo mondo” dell’astrazione finanziaria e tecnologica. La nuova Riforma emerge. È quella del “bene comune mondiale”. Manca solo un nuovo Lutero per incarnarla.» (La Planète des esprits. Pour une politique du cyberespace, Odile Jacob, Paris 2000, p. 9)

Nuovo Rinascimento, nuovo mondo, nuovo umanesimo, le metafore che accompagnano lo sviluppo di Internet e del suo ciberspazio riprendono, con gli stessi termini, quelle adoperate settant’anni fa per parlare della nascente cibernetica. Quando Philippe Quéau, responsabile della sezione informatica dell’Unesco, parla di un “nuovo Rinascimento”, non si sente l’eco entusiasta dei Congressi di Namur, da dove la cibernetica che era appena stata formulata si è poi largamente diffusa? Tuttavia niente ci autorizza a pensare che questa strana condordanza di spirito tra l’accoglienza riservata dai suoi promotori alla cibernetica e il trionfalismo manifestato da chi fa l’apologia del ciberspazio derivi da un prestito esplicito e volontario. Non bisognerebbe perdere di vista il fatto che, malgrado la forte influenza del modello informatico, gli obiettivi iniziali della cibernetica rimangono sostanzialmente ignoti. Infatti, soltanto l’ipotesi di una continuità paradigmatica permette di spiegare il risorgere di temi formulati alla fine della guerra adoperati adesso per presentare gli strumenti tecnologici destinati a spalancarci le porte del Ventunesimo secolo. Se la continuità storica tra l’apparizione delle cibernetica e l’avvento di Internet è lampante, esistono tuttavia differenze importanti per quanto riguarda il contesto politico in cui hanno avuto origine.

La fine della Seconda guerra mondiale, come abbiamo visto, è stata segnata da un forte ottimismo tecnoscientifico che coincideva con un profondo pessimismo politico. È in questo contesto, che preannunciava la Guerra fredda, che prende piede il progetto cibernetico di costruire una “macchina intelligente”. L’idea di una macchina che poteva supplire razionalmente al potere politico degli uomini si addiceva perfettamente a un’epoca in cui gli ideali umanisti si erano dimostrati inadatti a contenere la follia omicida della guerra e del nazismo. Abbiamo già sottolineato come, elebarando il modello informatico, Wiener cercasse un modo per garantire un controllo razionale delle decisioni politiche e porre fine al segreto e all’esclusione sociale. Perciò il “nuovo umanesimo” promosso dalla cibernetica è profondamente apolitico, poiché ha lo scopo di combattere l’entropia sociale attraverso un migliore adattamento della comunicazione.

Dalla cibernetica al ciberspazio, la Guerra fredda ha lasciato il posto all’imperialismo neo-liberale delle democrazie occidentali, con l’America alla sua testa. Bisogna dire che Internet e le nuove tecnologie dell’informazione sono strettamente legate al trionfo dell’economia di mercato su scala planetaria. Senza condividere necessariamente i valori neo-liberisti, i cantori del ciberspazio si dimostrano ardenti difensori della globalizzazione. L’ondata del tutto-Internet – concetto spiegato bene da Philippe Breton ne “Il culto di internet: una minaccia per il legame sociale?” (Le Culte de l’Internet : une menace pour le lien social ?, La Découverte, Paris 2000) – spinge fino ai suoi limiti estremi il carattere apolitico e antiumanista del paradigma cibernetico. Anche se, dovendosi confrontare oggi con il terrorismo e la guerra, i promotori del ciberspazio si sono fatti più discreti, le rappresentazioni e le pratiche culturali scaturite da questo movimento tendono a installarsi nelle nostre società.

È come se i fautori del ciberspazio avessero definitivamente abbandonato il quadro delle rappresentazioni politiche moderne per immergersi in un universo scientifico-religioso in cui l’umano si dà come missione quella di proseguire, attraverso il suo stesso superamento, la catena evolutiva da cui proviene. Il legame tracciato da David F. Noble in “La religione della tecnologia” tra l’evoluzione tecnologica avvenuta in Occidente e il desiderio cristiano di accedere alla trascendenza divina, è molto utile a comprendere l’immaginario che accompagna le ricerche in intelligenza artificiale o ingegneria genetica. (La religione della tecnologia. Divinità dell’uomo e spirito d’invenzione, Edizioni di Comunità, Milano 2000)

Questa tendenza appare molto chiaramente negli scritti di Pierre Lévy e di Kevin Kelly, dove i discorsi neo-liberisti e le credenze religiose convergono verso un evoluzionismo decisamente apolitico. (Pierre Lévy, World philosophie: Le marché, le cyberespace et la conscience, Odile Jacob, Paris 2000, e Kevin Kelly, Out of Control. The New Biology of Machines, Social Systems and the Economic World, Perseus Books, New York 1995) Che il neo-liberismo possa integrarsi a un universo di rappresentazioni scientifico-religiose non dovrebbe sorprenderci più di tanto, se ci ricordiamo del carattere globalizzante del paradigma informatico. Le tendenze religiose che si possono facilmente individuare tra i conquistadores del ciberspazio si collocano nel prolungamento diretto di questo paradigma. Se di religiosità si tratta, questa è comunque, come ha dimostrato Philippe Breton, essenzialmente di carattere non deista, piuttosto proviene da una cosmogonia della complessità.

Per comprendere quel che si profila dietro queste nuove correnti di pensiero, non è inutile ritornare brevemente sull’opera di Teilhard de Chardin, dato che Internet e il ciberspazio sono pieni zeppi di riferimenti a costui. Da McLuhan à Lévy, l’idea del “villaggio globale” si è largamente ispirata alle teorie dello scienziato gesuita. Tuttavia le influenze religiose che attraversano il pensiero cyber non si fermano qui. Dal neo-buddismo alla trance tribale, passando per l’ipotesi Gaia e fino alle eccentricità della setta raeliana, è sotto il segno del meticciato che prendono forma queste nuove religiosità tecnoscientifiche.

 

 

Sommario 5.2

  • Introduzione
  • Venezia e la sua Smart Control Room (Simone Venturini, assessore al Turismo del Comune di Venezia / Paolo Bettio, Amministratore Unico Venis S.p.A / Luca Battistella, Consigliere delegato Innovazione e Smart City / Spot TIM con Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia / Alessandro de Sanctis, responsabile Sales public sector nord est TIM)
  • Mika, prima amministratore delegato robotico (TG1, settembre 2023)
  • VaSSaSSini – Dr Peter McCullough al Parlamento Europeo il 20/9/2023
  • BENVENUTI A CIBERNOPOLI – Seconda parte (TESTO)

 

Riferimenti 5.2

  • Arti e Mestieri, Gravità, Positivo/Negativo, Corrosione, Farenheit (Tilt – Immagini per un orecchio, 1974)
  • Paolo Conte, Tua Cugina Prima (Tutti a Venezia) (Paolo Conte, 1974)
  • Ennio Morricone, Città violenta (Città violenta, 1970)
  • Ennio Morricone, Tema per Le Goff (Il Clan Dei Siciliani, 1969)
  • Arti e Mestieri, Tilt (Tilt – Immagini per un orecchio, 1974)
  • CCCP, Curami (Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi – Del conseguimento della maggiore età, 1986)
  • Kali, Darkness (50 Goa Trance Anthems, 2015)
  • Dust In Face, Vaccino (Goaland, 2008)
  • Kosmose, The Eighth Untitled Track (KS) (Kosmic Music from the Black Country (1973-1978), 2015)

Episodio 5.1

Episodio 5.1

Senza un vero faro né fanfare
senza paura degli abissi del mare
Senza grandi discorsoni
né colpi di cannoni
Mette in acqua la chiglia
Dei mozzi la quadriglia

Per la quinta regata si alzano le vele
Che la fortuna ci sia da faro
Alziamo questo, un calice amaro
Lasciando agli altri il fiele

Mentre ancor ci ronza in testa
L’ultimo urlo gridato nella tempesta
A tentar di naufragar si va
Questa infame e sozza tecno-società

 

 

Sommario 5.1

  • Introduzione
  • Evgenij Ivanovič Zamjátin, da “Appunto 7”, Noi (1924)
  • SUPERCLASSIFICA SMART – Il campionato italiano delle smart city (ICityRanking23)
  • A caccia di sperma No Vax (Daily Mail, 5/11/2023)
  • Firenze città più digitale d’Italia (Cecilia Del Re, ormai ex Assessora Urbanistica, dicembre 2022)
  • BENVENUTI A CIBERNOPOLI – Prima parte (TESTO)

 

Riferimenti 5.1

  • Volruptus, Human Control (Pyrolatry, 2022)
  • Mythospheric, Brain Control (Birthright, 2023)
  • Accept, Pandemic (Live In Saarbrücken 2015) (Restless And Live, 2017)
  • Grateful Dead, Fire In The City (con Jon Hendricks) (Birth Of The Dead, 2003)
  • Kosmose, The Second Untitled Track (B.93.1) + The Fifth Untitled Track (B.40.9) + The Third Untitled Track (B.30.4) + The Tenth Untitled Track (30.2) (Kosmic Music from the Black Country (1973-1978), 2015)
  • IBM Smarter Cities Commercial (2011)
  • Canzoniere Internazionale, Contrasto tra cittadino e contadino (Cittadini e contadini, 1972)

LA RADIOTECA DEI FOLLI – Scavando negli archivi – 2

In attesa della prossima stagione, il meglio e il peggio della Nave dei Folli tratto dalla radioteca della Nave dei folli… Seconda parte

 

 

Sommario

  • THE DARK SIDE OF ECOLOGY: Viaggio alla scoperta del lato oscuro del pianeta Verde – La ribellione estinta – Seconda parte – TESTO (Episodio 3.23)
  • STORIE DALLA CATACOMBA MOLUSSICA (Günther Anders, 1933) – 2a puntata (Episodio 3.27)
  • IL QUIZ della Nave dei Folli – INDOVINA CHI (Episodio 3.36)
  • DADAUMPA – Varietà di intrattenimento politico groucho-marxista, a cura della sezione italiana dell’Internazionale DadaUmpista (Deuxième épisode – con la star italiota del post-umano, Rosy Braidotti (Episodio 2.39)

Riferimenti

  • Sergio Endrigo, Ci vuole un fiore (1974)
  • Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, A Take Away Show (2020)
  • Faust, Mamie Is Blue + Picnic On A Frozen River (So Far, 1972)
  • Faust, Picnic on a Frozen River, Deuxieme Tableaux (Faust IV, 1973)
  • Ennio Morricone, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (colonna sonora, 1970)
  • Ennio Morricone, L’umanoide (colonna sonora, 1979)
  • Kessler Sisters, Da-da-un-pa (1961)
  • Kessler Sisters, Pollo & champagne (1961)
  • Casadidadi Ens., Dadaumpa BigBeat RMX (2004)
  • Hans Reichel, Le bal (Gravikords, Whirlies & Pyrophones, 2002)

LA RADIOTECA DEI FOLLI – Scavando negli archivi – 1

In attesa della prossima stagione, il meglio e il peggio della Nave dei Folli tratto dalla radioteca della Nave dei Folli…

 

 

Sommario

  • THE DARK SIDE OF ECOLOGY: Viaggio alla scoperta del lato oscuro del pianeta Verde – Prima parte: La ribellione estintaTESTO (Episodio 3.22)
  • STORIE DALLA CATACOMBA MOLUSSICA (Günther Anders, 1933) – 1a puntata (Episodio 3.12)
  • DADAUMPA – Varietà di intrattenimento politico groucho-marxista, a cura della sezione italiana dell’Internazionale DadaUmpista (Première épisode – in anteprima nazionale i primi due singoli mixati dal trapper disobbediente Wumings 0: Artificialità intelligente e Il Sistema sec’èRN) (Episodio 2.27)

 

Riferimenti

  • Sergio Endrigo, Ci vuole un fiore (1974)
  • CCC CNC NCN, I piedi ben saldi per terra e la testa alta tra le nuvole dell’utopia (Miniature Suite, 1985-2018)
  • Jeremy Steig, Testimonium (Lend Me Your Ears, 1978)
  • Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, So Many Things (To Feel Guilty About) (Live, 2020)
  • Göksel Baktagir e Ceyhun Çelikten, Hayal Gibi (Enstrumental Türk Müziği, 1999)
  • Carlos Varela, Una palabra (Nubes, 2000) TESTO
  • Can, Unfinished (Landed, 1975)
  • Kramer/Kessler, Pollo e Champagne + Da-da-um-pa (1961)
  • Nendo_Ani, slant-input (Micromusic, Micro_Superstarz, 2000)
  • EPN101, beefing (Micromusic, Micro_Superstarz, 2000)
  • Casadidadi Ens., Dadaumpa BigBeat RMX (2004)

I RACCONTI NELLA BOTTIGLIA – Robert Sheckley – LA MONTAGNA SENZA NOME

Il settimo Racconto nella  bottiglia è di Robert Sheckley:

LA MONTAGNA SENZA NOME

Titolo originale: The Mountain Without a Name, 1955

Tratto da Robert Sheckley, Mai toccato da mani umane, traduzione di Daniella Selvatico Estense, Urania n° 285, Arnoldo Mondadori Editore, 1962.

Riferimenti

  • SETI (Savvas Ysatis e Taylor808), varie tracce dai due dischi Arecibo e Phoenix (Pharos, 2008)

I RACCONTI NELLA BOTTIGLIA – Thomas Ligotti – TEATRO GROTTESCO

Prosegue il ciclo de “I racconti nella bottiglia”, giunti alla loro sesta tappa

TEATRO GROTTESCO

tratto da Thomas Ligotti, Racconti (Il Saggiatore, 2015)

 

 

Riferimenti

  • Elm, Arboreal Lace (Bxogonas, 2008)
  • Elm, Guaguy (Bxogonas, 2008)
  • Bohren & Der Club Of Gore, Zeigefinger (Geisterfaust, 2005)
  • BLNDR, The Castle In The Sky (L’Observatoire, 2018)
  • Loren Connors, Part Two (The Hymn Of The North Star, 2007)
  • Barn Owl, Incantation (Ancestral Star, 2010)
  • Lino Capra Vaccina, Canti Delle Sfere (Antico Adagio, 1978)
  • Porter Ricks, Prismatic Error (Anguilla Electrica, 2017)
  • Markus Suckut, Vary – Lucy Tool (Alkitran/Vary, 2010)
  • Joseph Nechvatal, Ego Masher – 1983 (An Anthology Of Noise & Electronic Music, 1921-2001)
  • Vladimir Ussachevsky, Incantation For Tape (An Anthology Of Noise & Electronic Music, 1936-2003)
  • Thomas Köner, Kanon – Part One: Brohuk (Ambient 4 – Isolationism, 1994)
  • Nick Kuepfer, Vampyro (Avestruz, 2010)

Dal Diario di bordo della Quarta Stagione

Due opuscoli che raccolgono gli interventi scritti dai mozzi della Nave dei Folli e da qualche loro affine nella stagione 2022/2023.

Diario di bordo 4 Stagione – Libro 1°

Diario di bordo 4 Stagione – Libro 2°

 

Inoltre, abbiamo raccolto in un opuscolo i tre speciali dedicati al Viaggio alla scoperta del lato oscuro del pianeta Verde, ovvero la critica dei gruppi Friday For Future ed Extinction Rebellion, che erano stati pubblicati nel corso della Terza Stagione.

The Dark Side of Ecology